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Biodiversità, turismo, cicloturismo, birdwatching e... tanto altro!L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, ente strumentale della Regione Piemonte derivante dalla legge regionale n. 11/2019, è nato il 1° gennaio 2021 dalla fusione dei due Enti che gestivano le aree protette del Po nel tratto torinese e nel tratto vercellese-alessandrino.Lasede legaledell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è a Castagneto Po in via Alessandria, n. 2.PEC (posta elettronica certificata): parcopopiemontese@pec.itSito webwww.parcopopiemontese.itL’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è sui social:Facebook@areeprotettePo.piemonteseInstagram@areeprotettepo.piemonteseIl territorio delle Aree protette del Po piemontese, che amministrativamente inizia in provincia di Cuneo, comprende le confluenze tra il fiume Po e i principali affluenti piemontesi: il Maira, il Sangone, la Stura di Lanzo, l’Orco, il Malone, la Dora Baltea, la Sesia, il Tanaro e la Scrivia, l’area collinare di Superga, il Bosco del Vaj – un relitto glaciale in cui si sono rifugiate durante le ultime glaciazioni molte specie di ambiente montano – il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, alcune zone umide di pregio fra le risaie vercellesi, parti del tratto finale della Dora Baltea e dei torrenti Scrivia e Orba. A partire da San Sebastiano da Po fino a Isola Sant’Antonio, al confine con la Regione Lombardia, il Parco naturale del Po si sviluppa come un nastro pressoché continuo, caratterizzato per molti chilometri a nord dalla pianura risicola vercellese e a sud dalle propaggini collinari del Monferrato, ricche di boschi, vigne e prati.